
Stefano Benni
Margherita è una ragazzina un po’ sovrappeso. Ama i libri e la musica. Ha una famiglia umanamente stordita, un cane improbabile e vive in una casetta normale. Cerca di farsi soprendere dal mondo e incuriosire dalla vita. Accanto alla sua casa viene eretto un enorme cubo nero, un condominio super-iper-mega modernista con schermi a retroproiezione composti da pixel che sostituiscono le finestre, piante finte per evitare le allergie, vetri che non fanno filtrare il sole, aria biobonificata igienizzata, allarmi di ogni fattezza, televisori ultragiganti con fermo immagine, zoom, stabilizzatore antiriflesso e colori regolabili in tutta la gamma cromotonale. E altre astruse diavolerie per rendere l’esistenza sempre più lontana da ogni odore-sapore-visione reale. In quel cubo vive la famiglia Del Bene che, neanche troppo piano piano, produce un’autentica rivoluzione nella sua famiglia, trasformando con un’opplà carpiato il passato in un quotidiano che ai suoi occhi si presenta come un progressivo incubo, palude in cui vede le persone agire come attori da soap opera e vite a puntate scritte in canovacci che si esaltano con meschinità e intrighi . (continua..http://www.16noni.it/libri/2005/stefano_benni.htm)
Margherita è una ragazzina un po’ sovrappeso. Ama i libri e la musica. Ha una famiglia umanamente stordita, un cane improbabile e vive in una casetta normale. Cerca di farsi soprendere dal mondo e incuriosire dalla vita. Accanto alla sua casa viene eretto un enorme cubo nero, un condominio super-iper-mega modernista con schermi a retroproiezione composti da pixel che sostituiscono le finestre, piante finte per evitare le allergie, vetri che non fanno filtrare il sole, aria biobonificata igienizzata, allarmi di ogni fattezza, televisori ultragiganti con fermo immagine, zoom, stabilizzatore antiriflesso e colori regolabili in tutta la gamma cromotonale. E altre astruse diavolerie per rendere l’esistenza sempre più lontana da ogni odore-sapore-visione reale. In quel cubo vive la famiglia Del Bene che, neanche troppo piano piano, produce un’autentica rivoluzione nella sua famiglia, trasformando con un’opplà carpiato il passato in un quotidiano che ai suoi occhi si presenta come un progressivo incubo, palude in cui vede le persone agire come attori da soap opera e vite a puntate scritte in canovacci che si esaltano con meschinità e intrighi . (continua..http://www.16noni.it/libri/2005/stefano_benni.htm)
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Libro letto nei 3gg di mini-ferie a Barcellona, carinissimo,divertentissimo e adattissimo ad una vacanza come questa..sole e passeggiate..
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