
«Salvate Starbucks» Petizione per 600 bar
Persino i detrattori si schierano per la salvezza dei locali. «Ma solo i ricchi possono permettersi quei prezzi»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — È il cappuccino prediletto dalle star di Hollywood, tanto che sono nati siti dedicati a notizie, foto e avvistamenti di celebrities che vanno abitualmente da Starbucks. Celebritystarbucks. com e starbucksgossip. com pubblicano addirittura le liste dei loro drink preferiti: frappuccino alla vaniglia Britney Spears, latte di soia bollente Shakira, alto americano freddo Ben Affleck, latte macchiato alla nocciola Katie Holmes.
Non c'è dunque da sorprendersi se la notizia che Starbucks — il McDonald del fast coffe fondato a Seattle nel 1971 da Howard Schultz — sta per chiudere 600 negozi abbia scatenato il putiferio da una costa all'altra degli States. Dando vita ad un movimento popolare con tanto di sito web, SaveOurStarbucks.com, appoggiato, almeno nello spirito, dall'élite della Mecca del Cinema.(...)
Ma nell'America della crisi economica anche Starbucks è caduto in disgrazia e la sua improvvisa malasorte l'ha reso, improvvisamente, simpatico anche ai puristi che fino a ieri avevano bocciato il suo caffè in quanto «amaro», «stracaro», «fatto con miscele di bassa qualità» e «realizzato con pratiche agricole inique, sfruttando i poveri contadini del sud America». Non molto tempo fa i comici americani si divertivano a ridicolizzare il numero esorbitante di Starbucks che spuntavano come funghi in ogni angolo. La rivista satirica The Onion pubblicò un articolo sulla fantomatica decisione di aprire un nuovo Starbucks nella toilette di uno Starbucks («Per questo la fila fuori dai bagni è così lunga», ironizzò).
Ma i fan hanno sempre superato i detrattori anche perché l'arrivo di uno Starbucks in un quartiere è considerato da sempre il metro del suo progresso socio- economico. «È il segnale della gentrification — scrive il New York Times —. Perché solo i ricchi possono permettersi di bere cappuccino a quei prezzi». Il fatto che dodicimila persone perderanno il lavoro a causa delle chiusure è passato quasi inosservato: è il Frappuccino e il Mocaccino che i giovanissimi caffeinomani yuppie compiangono.
Alessandra Farkas (corriere.it)
Ma i fan hanno sempre superato i detrattori anche perché l'arrivo di uno Starbucks in un quartiere è considerato da sempre il metro del suo progresso socio- economico. «È il segnale della gentrification — scrive il New York Times —. Perché solo i ricchi possono permettersi di bere cappuccino a quei prezzi». Il fatto che dodicimila persone perderanno il lavoro a causa delle chiusure è passato quasi inosservato: è il Frappuccino e il Mocaccino che i giovanissimi caffeinomani yuppie compiangono.
Alessandra Farkas (corriere.it)
Nessun commento:
Posta un commento